Vantaggi

Le piccole ancore fortunate

La storia delle piccole ancore portafortuna da toccare ogni volta che si passa di lì

Siamo a San Canciano, nel sestiere di Cannaregio, davanti alla chiesa dedicata all'omonimo santo. Subito dopo aver attraversato il ponte sul Rio dei Santi Apostoli si trova un sottoportego chiamato "del traghetto", il cui nome deriva dal fatto che in passato questo era il punto in cui approdavano le imbarcazioni che dovevano recarsi a Murano, Burano e soprattutto all'isola di San Michele (l'attuale cimitero).

Alla fine del sottoportego, su due lati di un pilastro di una casa, sono appese due piccole ancore di ferro. Cosa le rende speciali? Sono esattamente i ganci a cui, in passato, venivano appesi due quarti del corpo degli "squartati" (persone condannate a essere tagliate in quattro parti come punizione per i loro crimini e poste sotto gli occhi di tutti).

Questi ganci sono posizionati in una direzione diversa perché la legge prevedeva che le quattro parti del corpo del condannato fossero esposte nelle direzioni di Padova, Mestre, Chioggia e Lido. La testa del condannato veniva posizionata in Piazza San Marco.

La tradizione vuole che chiunque passi vicino a queste ancore le tocchi per avere fortuna. Portano fortuna proprio perché se le si tocca significa che si è ancora vivi e non è ancora arrivato il momento di essere "traghettati" sull'isola di San Michele. Sarà solo superstizione, ma è sempre meglio non rischiare, toccarle porta sempre bene! "